Analisi diagnostiche Prezzario opere edili

SONDAGGI GEOGNOSTICI A ROTAZIONE

Trasporto dell’attrezzatura di perforazione a rotazione. Sono compresi: il trasporto di andata e ritorno; l’approntamento dell’attrezzatura di perforazione a rotazione; il carico; lo scarico; il personale necessario

Installazione di attrezzatura per sondaggio, a rotazione in corrispondenza di ciascun punto di perforazione, su aree accessibili alle attrezzature di perforazione, compreso l’onere per lo spostamento da un foro al successivo. È compreso quanto occorre per dare l’installazione completa.

Perforazione ad andamento verticale eseguita a rotazione a carotaggio continuo, anche di tipo Wireline, con carotieri di diametro minimo 85 mm, escluso l’uso del diamante. È compreso il tubo di rivestimento in terreni coesivi, l’uso di tutti gli attrezzi e gli accorgimenti necessari ad ottenere la percentuale di carotaggio richiesta. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare la
perforazione completa.

Perforazione ad andamento orizzontale o comunque inclinata
eseguita a rotazione a carotaggio continuo, anche di tipo Wireline, con carotieri di diametro minimo 85 mm, escluso l’uso del diamante. È compreso il tubo di rivestimento in terreni coesivi, l’uso di tutti gli attrezzi e gli accorgimenti necessari ad ottenere la percentuale di carotaggio richiesta

Prelievo di campioni indisturbati, compatibilmente con la natura
dei terreni, nel corso di sondaggi a rotazione impiegando campionatore a pareti sottili spinto a pressione, diametro minimo 80 mm. È compresa l’incidenza della fustella. È compreso quanto altro occorre per dare il prelievo completo.

Prelievo di campioni indisturbati, compatibilmente con la natura
dei terreni, nel corso dei sondaggi a rotazione impiegando campionatore a pistone (tipo Ostemberg) o rotativo (tipo Mazier o Deninson) del diametro minimo 80 mm. È compresa l’incidenza della fustella. È compreso quanto altro occorre per dare il prelievo completo.

Piezometri a tubo aperto, metallico o in PVC del diametro di un pollice, installati. Sono compresi: la fornitura del manto drenante; l’esecuzione di tappi impermeabili in fori già predisposti; la piazzola in calcestruzzo cementizio di dimensioni 1,50 x 1,50 x 0,20 m. È compreso quanto altro occorre per dare il piezometro completo e funzionante. È esclusa la fornitura del pozzetto protettivo.

Piezometri tipo Casagrande, doppio tubo in PVC del diametro di 3/4 di pollice, installati. Sono compresi: la fornitura dei materiali occorrenti; la formazione del manto drenante; l’esecuzione di tappi impermeabili in fori già predisposti; la piazzola in calcestruzzo cementizio di dimensioni 1,50 x 1,50 x 0,20 m. È compreso quanto altro occorre per dare il piezometro tipo Casagrande completo e funzionante. È esclusa la fornitura del pozzetto protettivo.

Pozzetti di protezione strumentazione, per piezometri ed inclinometri, compresa la relativa posa in opera e il lucchetto di chiusura. È compreso quanto altro occorre per dare i pozzetti di protezione completi.

Riempimento di fori di sondaggio con materiale proveniente dalle perforazioni opportunamente additivato con malta idraulica e cementizia in modo da impedire infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito. Per ogni metro e per profondità misurate a partire da piano di campagna fino a 60,00 m.

Cassette catalogatrici per la conservazione delle “carote” dei
terreni attraversati.

Fornitura di n. 3 copie di foto a colori, formato 130 x 180 mm
ed il negativo, delle cassette catalogatrici. Per ciascuna cassetta
fotografata.

MISURE INCLINOMETRICHE E PIEZOMETRICHE

Trasporto in andata e ritorno delle attrezzature di misura.
Sono compresi: il viaggio del personale addetto; lo spostamento da
tubo a tubo nell’ambito della zona strumentata

Misure inclinometriche mediante idonea strumentazione. È
compreso quanto occorre per dare le misure inclinometriche
complete

Rilievo di falda acquifera su tubo piezometrico opportunamente
predisposto, eseguito a mezzo di scandagli elettrici. È compresa la
restituzione grafica dei dati. È inoltre compreso quanto altro
occorre per dare i risultati della misurazione completi

PROVE PENETROMETRICHE

Trasporto delle attrezzature per prova penetrometrica statica
con penetrometro elettrico. Sono compresi: il carico; lo scarico; il
trasporto di andata e ritorno; l’approntamento della attrezzatura da
10-20 t, per prova penetrometrica statica; il personale necessario

Installazione delle attrezzature per prova penetrometrica
statica, effettuata anche con penetrometro elettrico, su ciascuna
verticale di prova da contabilizzare una volta sola per verticale
anche nel caso di ripresa di prova dopo preforo, spostamenti
compresi. È compreso quanto altro occorre per dare l’installazione
completa

Prova penetrometrica statica fino alla profondità richiesta o fino
al rifiuto. È compreso quanto occorre per dare la prova completa

Standard Penetration Test eseguito nel corso di sondaggi a rotazione, con campionatore tipo Raymond con meccanismo a sganciamento automatico. È compreso quanto occorre per dare la prova completa

Prove scissometriche effettuate in foro nel corso della perforazione. È compresa la misurazione della resistenza residua. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare la prova completa.

Trasporto di attrezzatura per prova penetrometrica dinamica.
Sono compresi: il carico; lo scarico; il trasporto di andata e ritorno; l’approntamento di attrezzatura penetrometrica dinamica continua; il personale necessario

Installazione delle attrezzature per prova penetrometrica dinamica continua su ciascuna verticale di prova da contabilizzare una volta sola per verticale anche nel caso di ripresa di prova dopo preforo, spostamenti compresi. È compreso quanto occorre per dare l’installazione completa.

Prova penetrometrica dinamica continua, con penetrometro super pesante, con uso del rivestimento delle aste, fino alla profondità richiesta o fino al raggiungimento del rifiuto di 80 colpi. È compreso quanto occorre per dare la prova completa.

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Detrazione 75 per cento eliminazione barriere architettoniche

Detrazione al 75% per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.

L’articolo 119-ter del decreto Rilancio, introdotto articolo 1, comma 42, della legge di bilancio 2022, riconosce ai contribuenti, ai fini della determinazione delle imposte sui redditi, una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.

La nuova agevolazione si aggiunge alla detrazione già prevista – nella misura del 50 per cento – per gli interventi per l’abbattimento e l’eliminazione delle barriere architettoniche di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera e), del TUIR ed al Superbonus di cui all’articolo 119, commi 2 e 4, del decreto Rilancio e, a differenza di quest’ultima, non è vincolata all’effettuazione degli interventi “trainanti” e spetta alle condizioni previste dal citato articolo 119-ter.

In assenza del predetto vincolo, in particolare, la detrazione può essere fruita, ad esempio, nel caso in cui gli interventi di efficienza energetica realizzati sulle parti comuni di un edificio non assicurino il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio ovvero, se ciò non sia possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.
Inoltre, in applicazione dei principi generali, per le spese sostenute nel 2022 è possibile fruire della detrazione di cui al citato articolo 119-ter anche in presenza di un intervento iniziato nel 2021 per le cui spese, sostenute in tale
anno, si è fruito della detrazione del 50 per cento prevista dall’articolo 16-bis del TUIR oppure del Superbonus (in quanto intervento “trainato” effettuato congiuntamente ad interventi “trainanti” di efficienza energetica o antisismici).

Ciò implica, ad esempio, che, con riferimento alle spese sostenute nel 2022, per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, già avviati in anni precedenti (in vigenza del Superbonus) congiuntamente ad interventi “trainanti” di efficientamento energetico, è possibile, alternativamente:

  • continuare a fruire del Superbonus nel limite di spesa di euro 96.000 (per effetto del richiamo all’articolo 16-bis, comma 1, lettera e), del TUIR), comprensivo anche delle spese sostenute negli anni precedenti per il medesimo intervento “trainato”;
  • fruire della detrazione di cui all’articolo 119-ter del medesimo decreto
    Rilancio prevista nella misura del 75 per cento delle spese sostenute e,
    comunque, nel limite di euro 50.000.

In particolare, rientrano nel campo soggettivo di applicazione della nuova
disposizione le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali).

Trattandosi di una detrazione dall’imposta lorda, la stessa non può essere
utilizzata dai soggetti che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a
tassazione separata o ad imposta sostitutiva.

La detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari
importo, spetta nella misura del 75 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate
    all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e
    dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che
    compongono l’edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 a euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che
    compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Ciò implica che, ad esempio, nel caso in cui l’edificio sia composto da 15
unità immobiliari, il limite di spesa ammissibile alla detrazione è pari a 530.000 euro, calcolato moltiplicando 40.000 euro x 8 (320.000 euro) e 30.000 euro x 7 (210.000 euro).

Inoltre, nel caso di interventi realizzati sulle parti comuni di un edificio,
considerato che il limite di spesa è calcolato in funzione del numero delle unità immobiliari di cui l’edificio è composto, l’ammontare di spesa così determinato costituisce il limite massimo di spesa agevolabile riferito all’intero edificio e non quello riferito alle singole unità che lo compongono.

Pertanto, ad esempio, qualora l’intervento riguardi un edificio in
condominio, ciascun condomino potrà calcolare la detrazione in funzione della spesa a lui imputata in base ai millesimi di proprietà o ai diversi criteri applicabili ai sensi degli artt. 1123 e seguenti del Codice civile ed effettivamente rimborsata al condominio anche in misura superiore all’ammontare commisurato alla singola unità immobiliare che possiede.

La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti
degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche, nonché in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Ai fini dell’accesso alla detrazione, gli interventi devono rispettare i
requisiti previsti dal decreto ministeriale 14 giugno 1989, n. 236, in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.

In linea con le indicazioni già fornite con la Circolare n. 9/E del 1° aprile
2016 e, da ultimo, ribadite con la Circolare n. 4/E del 7 maggio 2021, si fa
presente che le richieste di chiarimenti riguardanti l’interpretazione del
richiamato decreto ministeriale non possono costituire oggetto di interpello ai sensi dell’articolo 11, comma 1, dello Statuto dei diritti del contribuente poiché si tratta di una disposizione di natura non fiscale che non rientra nella competenza dell’Agenzia delle entrate.

La norma prevede espressamente che la detrazione spetta per la
realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e
all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici “già esistenti”.
L’agevolazione, pertanto, non spetta per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile né per gli interventi realizzati mediante demolizione e ricostruzione, ivi compresi quelli con la stessa volumetria dell’edificio preesistente inquadrabili nella categoria della “ristrutturazione edilizia”.

Anche per tale agevolazione è prevista la possibilità di optare, in luogo
della fruizione diretta della detrazione in dichiarazione, per la cessione del
credito corrispondente alla detrazione spettante o per il c.d. “sconto in fattura” di cui all’articolo 121 del decreto Rilancio.

Fonte ADE Circolare 23/E del 23.06.2022

 

Ristrutturazione appartamenti Roma

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Lavori di massima inclusi nel chiavi in mano

La ristrutturazione casa o del proprio appartamento è un processo fisiologico necessario per il miglioramento della qualità della propria vita.
Quando pensiamo alla ristrutturazione della propria casa o del proprio appartamento subito siamo invasi da ansia e paura di sbagliare quale tipo di lavorazione andare a realizzare. Infatti solitamente quando si procede ad una ristrutturazione si pensa esclusivamente all’estetica ma ci sono anche altri interventi importanti che andranno a cambiare notevolmente il benessere della tua casa.
La scelta di una buona impresa in grado di realizzare ma anche di consigliare il cliente su quale lavorazioni eseguire potrà essere quel plus che semplificherà questa fase così importante della propria vita.

Per questo motivo è importante affidarsi a un’impresa seria e organizzata. La puoi riconoscere in diversi modi come, ad esempio, consultando il portfolio dei lavori precedenti dove potrai apprezzare la sua cura verso i dettagli. Inoltre, già dal preventivo che ti offriranno, potrai valutare la loro serietà: esso, infatti, dovrà contenere una lista dettagliata di ogni materiale da utilizzare e i relativi costi al metro quadro.

È anche importante che la ditta si appoggi a diversi esperti, come un piastrellista o un imbianchino di fiducia: questo ridurrà notevolmente le tempistiche e ti permetterà di avere un risultato migliore.

Lavori di massima inclusi nel chiavi in mano

  • Demolizione e smaltimento in discarica autorizzata (piastrelle, sanitari, tramezzi, pareti, porte, finestre)
  • Ricostruzione di nuovi tramezzi e muri (in cartongesso o in mattoni)
  • Nuovo impianto elettrico (con il quadro elettrico e con diversi punti luce)
  • Nuovo impianto termico e idraulico (nuove tubazioni per la cucina, per il bagno ed il riscaldamento)
  • Nuovo impianto di condizionamento (in genere si prevede la predisposizione nelle stanze ma senza i condizionatori)
  • Tinteggiatura interna e decorazioni
  • Nuovi pavimenti (parquet, piastrelle, marmo,)
  • Completamento bagno e cucina con sanitari e rubinetteria (la parte finale dopo aver fatto gli impianti)
  • Porte e finestre (sia nuove che ripristinate, in pvc, legno, alluminio)

Agevolazioni Fiscali
Per i lavori effettuati sulle singole unità abitative è possibile usufruire delle seguenti detrazioni:

  • 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
  • 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2020.

L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi.

Manutenzione Straordinaria
Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per
realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non
vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino
mutamenti delle destinazioni d’uso.

Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.

Esempi di manutenzione straordinaria:
• installazione di ascensori e scale di sicurezza
• realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
• sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
• rifacimento di scale e rampe
• interventi finalizzati al risparmio energetico
• recinzione dell’area privata
• costruzione di scale interne.

Ristrutturazione edilizia
Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a
trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare a un
fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente.

Esempi di ristrutturazione edilizia:
• demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
• modifica della facciata
• realizzazione di una mansarda o di un balcone
• trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
• apertura di nuove porte e finestre
• costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti

Ristrutturazione appartamenti Roma

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Il nostro fine ultimo è di offrire alla clientela un servizio di ristrutturazione di qualità, puntuale e in grado di soddisfare le esigenze di semplicità ma anche di eleganza e raffinatezza.

  • SEDE LEGALE
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